Strutture di pertinenza delle grange, fin dal Medioevo, erano strettamente connesse con la molitura e con la lavorazione della canapa, una coltura che ebbe un ruolo importante nell’economia locale fino al XX secolo.

Era interesse dei monasteri avere accesso alle acque correnti e ai mulini, per poter macinare autonomamente il grano e per realizzare manufatti necessari alla vita dei cenobi. Non faceva eccezione l’abbazia cistercense di Casanova, che poteva contare sui mulini situati nella zona in seguito detta Molinasso.

A Carmagnola, inoltre, con lo sviluppo della comunità, nei secoli successivi vennero realizzate quattro peste da canapa.