L’autore carmagnolese Gian Antonio Bertalmia (1941-2020) ha ambientato alcune delle sue opere nelle campagne e nei luoghi storici del territorio che conosceva bene e amava. Nel romanzo “Gente normale” del 2011 si possono trovare numerosi aneddoti, frutto della fantasia dell’autore, che riportano in luce un mondo contadino di altri tempi, quando i giovani imparavano a nuotare nei maceratoi della canapa, coltivavano i campi intorno alla cappella di San Pancrazio, speranzosi nella protezione del Santo e dovevano far fronte alle piene del Po che rovinava i raccolti.

Ancora Bertalmia, nel 2019, nel romanzo “La ciotola del cane”, immagina un omicidio avvenuto nel bosco del Gerbasso, con risvolti ambientati nella ghiacciaia. “Sento un fruscio di rami giungere dal sentiero: è la donna bionda che spinge la bicicletta e viene su in mezzo ai cespugli. Arriva alla porticina di legno, appoggia la bicicletta a una robinia, scioglie il filo di ferro che tiene legata la porta ed entra nella ghiacciaia…”.

Il lettore scoprirà che, nella penombra dell’edificio abbandonato, si cela la testa mozzata della vittima.