Fermandoci a guardare lo specchio d’acqua dei nostri laghi di cava, non è infrequente incontrare quest’anatra selvatica. Appartenente alla famiglia degli Anatidae, il suo nome scientifico è Anas platyrhynchos, ma viene detta anche Capoverde, per il caratteristico colore delle piume che ricoprono il capo del maschio.

La specie presenta un marcato dimorfismo sessuale, che si manifesta soprattutto mediante la diversità nel colore del piumaggio. Il maschio è caratterizzato dal verde scuro della testa e del collo, dal petto nero e dalla coda bruna con sfumature più chiare. Il resto del corpo è grigio con riflessi argento. Presenta, inoltre, zampe di colore arancione acceso. La femmina, invece, ha un piumaggio di colore marroncino, zampe di un arancio meno sgargiante e dimensioni minori rispetto al maschio.

In Italia, è un uccello stanziale mentre in altre parti d’Europa migra verso paesi più caldi durante la stagione fredda. Si riproduce tra febbraio e luglio. Le femmine depongono le uova in nidi fatti di piume che staccano dal proprio petto e, durante la cova, che dura circa un mese, assumono un atteggiamento difensivo e cercano di mimetizzarsi. Alla nascita dei pulcini, le cure parentali continuano. Spesso si vedono le mamme con i loro piccoli svolgere vere e proprie esercitazioni di nuoto. L’ambiente lacustre è ideale per questi uccelli, che sono onnivori e possono nutrirsi di semi, insetti, molluschi, crostacei, anellidi e anfibi.